«Preso nota. Ho parlato con molte persone sull’argomento e considerato tutte le opzioni. Grazie per avermi istruito, imparo sempre». Con questo tweet Lorde, la popstar neozelandese famosa per il brano “Royals”, ha cancellato il suo concerto a Tel Aviv previsto a giugno. A convincerla sono stati gli attivisti della campagna Bds contro l’occupazione israeliana dei territori palestinesi. Lorde ha detto di aver ricevuto un «numero enorme di messaggi». Tra questi quello di Nadia Abu Shanab e Justine Sachs, la prima palestinese e l’altra ebrea. «Milioni di persone – hanno scritto – si oppongono all’oppressione, alla pulizia etnica, alle violazioni dei diritti umani e all’apartheid praticati dal governo israeliano. Crediamo che un boicottaggio economico, intellettuale e artistico siano efficaci contro questi crimini». Lorde è una degli artisti e intellettuali internazionali che hanno aderito al Bds. Tra questi Brian Eno, Roger Waters, gli scrittori Arundhati Roy e Eduardo Galeano e il regista Ken Loach. (mic.gio)