La Sindaca Raggi ci ha chiamato per mesi «inquiline morose», innescando una narrazione svilente del lavoro che le associazioni della casa internazionale delle donne fanno.

Ma anche questo alibi è caduto, perché, come è noto, da ottobre 2020 con un atto quanto mai importante il Parlamento italiano ha riconosciuto la Casa Internazionale delle Donne come luogo dal valore politico e sociale insostituibile, stanziando le risorse necessarie per colmare quello che la Sindaca Raggi ha definito morosità colpevole.

In questi mesi dunque, nonostante il nostro invito ad incontrarci per chiudere definitivamente questo contenzioso, consegnare i 900 mila euro e nel contempo rinnovare la convenzione della casa, la Sindaca è scomparsa. Un segnale brutto, che parla di ostilità evidentemente ideologica.

Cosa ha Raggi contro i luoghi delle donne? Perché si rifiuta di incontrarci proprio ora che è possibile risolvere quella che lei stessa ha definito un problema?

Perché ci vuole occupanti senza titolo di un luogo che è simbolo di autodeterminazione?

Per queste ragioni, abbiamo deciso di andare noi al Campidoglio. L’appuntamento è per domani, 11 marzo alle ore 12, in piazza del Campidoglio.