Al di là della presenza di partiti e candidati dell’islam radicale, elementi più che altro di disturbo, la partita pachistana si gioca tra tre organizzazioni storiche del panorama politico e con tre candidati che rappresentano altrettante dinastie. La più antica è il Partito popolare pachistano (Pakistan Peoples Party, Ppp) guidato da Bilawal Bhutto Zardari, classe 1988, figlio dell’ex presidente Zardari – e soprattutto della scomparsa ex premier Benazir – e nipote di Ali Bhutto, leader socialdemocratico impiccato dal dittatore militare Zia ul-Haq. Il suo feudo elettorale è la provincia agricola del Sindh, ma raccoglierà voti anche altrove. Non abbastanza, dicono...