Di adattamenti – cinematografici e televisivi – Vanity Fair – La fiera delle vanità, il classico di William Makepeace Thackery, ne ha subiti parecchi. La ragione è presto detta: del romanzo per eccellenza della letteratura inglese del XIX secolo a emergere è la presenza di una protagonista non più tutta virtù o vizio ma calata nella realtà quotidiana in cui vale più il buon senso che un vacuo sentimentalismo. E sulla «eroina» in pizzo e merletti ma anche sulla cotè britannico in piena età napoleonica, si adagia anche il nuovo Vanity Fair che vive sui rapporti dell’ambiziosa orfanella Becky Sharp, e la sua scalata sociale, a cui presta il volto la brava Olivia Cooke (Bates Hotel, le Origini del Mare). Il costume drama dell’anno – che si concede anche una straniante colonna sonora decisamente pop e modaiola dove spiccano brani come Material Girl di Madonna e White Flag di Bishop Briggs, si avvale anche della presenza di Claudia Jessie (WPC 56, Love Sick) l’angelica Amelia: quanto Becky è ambiziosa e manipolatrice quanto l’amica è pacata, fedele e arrendevole. Girati tra Londra, il Kent e Budapest, i sette episodi della serie non deludono i fan del genere «irretiti» da sontuose ambientazioni e splendidi e coloratissimi costumi.