Alla fine, e tra mille disastri, dalla «primavera araba» è sbocciato Isis: l’esercito/stato dell’Iraq e della Siria. Una massa di maschi (tra cui molti adolescenti) che combattono per la resurrezione del Califfato. Il loro obiettivo, estraneo al Califfato storicamente esistito, è pura invenzione: uno stato psichico a cui pretendono di dare consistenza nella realtà esterna, materiale. Per questi combattenti puri le famiglie, le donne, i figli, le relazioni sentimentali, la dolcezza del vivere sono l’ultima delle preoccupazioni (secondo le loro stesse affermazioni): la cosa importante è uccidere gli infedeli e gli apostati e rendere grande il regno di Dio. Non...