Clementino entra sul palco del Teatro Verdi con piglio sicuro, quasi navigato. Ha scelto un monologo, impastato di ironia, dolore e memoria, per presentare il nuovo album Tarantelle, tenendo a precisare fin da subito il perché di un titolo che evoca subito un qualcosa di oscuro e scanzonato al tempo stesso «Con tarantelle vengono indicate le danze e le musiche tradizionali del Sud ma con questo termine, che proviene da taranta, a Napoli s’intendono anche i guai. L’album si chiama così anche per assonanza con i tarantolati, i disperati che ballavano per superare il dolore, che è un po’ quel...