Visioni

La rabbia aliena di Lowlow

La rabbia aliena di Lowlow

Note sparse Varie declinazioni del rap, duro e puro il giovanissimo artista romano, mentre J-Ax e Fedez costruiscono una gioiosa e implacabile macchina pop

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 22 febbraio 2017

Lowlow (vero nome Giulio Elia Sabatello) è uno dei talenti della scena rap nazionale. Tante collaborazioni e una spiccata predilezione per gente come Eminem, Big Pun, Lil Wayne, nella scansione metrica del suo primo vero lavoro da solista c’è infatti più di un rimando alla scuola americana.

1481298594-fedez-j-ax-vorrei-non-posto-kpdf.it

Testi forti, cupi e mai banali, riferimenti cinematografici – il video di Ulisse, si lega al ’sequel’ de Il sentiero dei nidi di ragno ispirato al romanzo di Italo Calvino. Il ragazzo vola alto sotto la produzione impeccabile di Fausto Cogliati. Con J-Ax e Fedez il rap si declina in tutt’altra maniera. Comunisti con rolex, braccio in bella vista e orologio dove spicca evidente una falce e martello, gioca con i cliché, attizza con le polemiche, ma in realtà il duo molto più furbescamente infila una dietro l’altra una manciata di pop song – sotto il comune denominatore dell’hip hop – costruite ad arte. C’è tutto – a volte troppo – dal pop rap melodico di Magnifico al curioso impasto di hip hop e tastierone eighties di Assenzio – con le voci di Stash e Levante, due dei mille ospiti del disco (Nek, Ferreri, Bertè fra gli altri).

I consigli di mema

Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento