Il mondo agricolo pugliese, in particolare quello dell’olivicoltura ultrasecolare dell’Alto Salento, non si è rassegnato all’abbattimento degli alberi che hanno accompagnato generazioni e generazioni di agricoltori. Non si rassegna a pensare che quel paesaggio agrario tradizionale possa in qualche modo cedere il passo alle colture alternative che non più troppo timidamente vengono da più parti proposte, in barba a qualsiasi vocazionalità ambientale, rispetto delle tradizioni e dei paesaggi. Nelle ultime settimane la protesta degli olivicoltori si è fatta più forte. Da quando l’emergenza fitosanitaria è esplosa: tutta l’area olivicola coinvolta è stata suddivisa in zone ben delimitate in funzione della...