Alla vigilia di un giubileo addirittura biennale – nel 2017 saran trecent’anni dalla nascita, e nel ’18 duecentocinquanta dalla morte – ha battuto tutti sul tempo, se non sbaglio, il Museo Archeologico di Firenze, con una mostra (inaugurata il 26 maggio e visitabile fino al prossimo 30 gennaio) eloquentemente intitolata Winckelmann, Firenze e gli Etruschi Il padre dell’archeologia in Toscana: progetto di Maria Fancelli, Giovannangelo Camporeale, Max Kunze e Stefano Bruni (catalogo ETS Pisa, con la collaborazione di Barbara Arbeid e Mario Iozzo). Merita peraltro d’essere ricordata un’altra non troppo dissimile, già realizzata in Germania dalla Winckelmann-Gesellschaft nell’autunno del 2009:...