Un secolo fa, nell’estate del 1914 il «mancato congresso» dell’Internazionale sancì il «fallimento» del movimento operaio dinanzi ai venti di guerra: le espressioni si devono a Georges Haupt, che in un tuttora indispensabile volumetto edito nel lontano 1965 cercò di indagare sulle ragioni della «tragica fine di tutta un’epoca del socialismo», con i lavoratori europei contrapposti sui campi di battaglia, a pagare il prezzo di una guerra decisa da ristretti circoli politico-militari e celebrata da intellettuali di ogni tendenza (tradotto in italiano da Samonà e Savelli nel 1970; una mirabile sintesi si trova nella raccolta postuma L’Internazionale socialista dalla Comune...