In un racconto di alcuni anni fa, Etgar Keret scriveva che, di fatto, ogni storia nasce grazie a un prevedibile imprevisto. «All’improvviso bussano alla porta», scrive, e da quel momento il mondo non è più lo stesso. In quel racconto, la percussione delle nocche contro il legno della porta era l’abbrivio che la realtà prendeva per poi fare irruzione nell’appartamento dell’io narrante. «Raccontami una storia», ordinavano poi gli intrusi, e l’io narrante cominciava. L’evento imprevisto, atteso dal lettore in combutta con l’autore, mette sottosopra la realtà, dice Keret. Tutto cambia, e in fondo meno male. Non sappiamo mai cosa ne...