Kommunisten di Jean Marie Straub non era in gara a Locarno, forse, anzi sicuramente lo stesso regista non avrà voluto al punto da presentare una «copia lavoro» in cui il puntiglio per la luce che attraversa il cinema di Straub e Huillet sembra quasi essere messo in secondo piano. La prima cosa che ci dice Kommunisten è che Straub pensa qui il suo cinema come un archivio personale da utilizzare funzionalmente, così che questo film diviene una lezione in cui i frammenti dei film del passato, più uno «nuovo», in apertura, ispirato a Malraux (vedi accanto Rinaldo Censi) con la...