Durante l’assedio nazista di Leningrado, che uccise oltre un milione di civili e spinse gli abitanti stremati a nutrirsi dei cadaveri, Iosif Stalin ordinò che in città si disputassero delle partite di calcio per dimostrare all’invasore che la resistenza era ben viva. Già allora l’uso dello sport a fini politici non era una novità, ma è verosimile che il dittatore sovietico ignorasse un precedente assai remoto. Nel 1527, i lanzichenecchi e gli spagnoli al soldo dell’imperatore Carlo V avevano messo a sacco Roma e costretto alla fuga papa Clemente VII, al secolo Giulio de’ Medici. L’enormità della notizia aveva risvegliato...