Domani è il primo maggio, un’occasione per tornare a discutere del lavoro. Il Jobs Act del governo di Matteo Renzi ha delineato in questi mesi il nuovo orizzonte del lavoro: un lavoro con meno diritti e con più potere alle imprese, un lavoro con contratti differenziati e con estesa precarietà, un lavoro con salari spinti in basso e senza protezione in caso di disoccupazione. Si tratta di una strada sbagliata. E’ sbagliata sul piano dei valori, perché il lavoro non è una merce, come ci ricorda la Costituzione. E’ sbagliata sul piano sociale e politico, perché riduce i diritti e...