Quando poco più di un anno fa abbiamo pensato l’ExtraTerrestre, avevamo l’ambizione di raccontare l’ecologia da un punto di vista diverso, dal «basso verso l’alto» si direbbe, ossia dalla parte di chi l’ecologia – dall’agricoltura all’alimentazione biologica all’economia circolare, dalle battaglie contro l’inquinamento al diritto alla salute – la pratica ogni giorno per migliorare realmente la qualità della vita del pianeta, che come è noto è messo piuttosto male.
A un anno dall’uscita del primo numero (era il 23 novembre 2017), dopo più di 50 copertine tematiche che trovate all’interno come un affresco d’archivio, possiamo dire di aver tenuto fede alla nostra promessa? Forse sì, ma ditelo voi, leggete o rileggete: qui ci sono inchieste, reportage, storie e interviste da ogni parte del mondo che hanno dato voce e visibilità a una miriade di piccole e grandi realtà economiche, associazioni di cittadini, molto vitali nella società ma ignorati dai media e ostacolati dalla politica.
Certo, di inchiostro da spendere ce n’è ancora molto per poter assecondare le richieste di audience che ci arrivano. Cercheremo naturalmente di fare del nostro meglio, di migliorarci, ma intanto, confortati dall’apprezzamento finora riscontrato, vogliamo festeggiare il primo compleanno di ET con questo numero extraterrestre davvero speciale: un magazine di 100 pagine – non a caso l’abbiamo titolato Un anno vissuto biologicamente – in cui riproponiamo parte di quanto seminato nei dodici mesi che ci stiamo lasciando alle spalle, fornendo allo stesso tempo, attraverso i testi dei nostri autorevoli commentatori, un antipasto delle grandi sfide ecologiche dell’anno 2019 che sta per cominciare.
È il nostro regalo di Natale ai molti affezionati lettori di ET ma anche ai tanti (speriamo) che lo conosceranno per la prima volta. La parola adesso passa a tutti voi, al vostro giudizio critico, al vostro augurabile gradimento, che – non dimenticatelo! – si misura come sempre nelle edicole. Per un altro anno da vivere biologicamente.