Musica e gastronomia alla scoperta del parco del Vesuvio è la proposta della ventesima edizione del Pomigliano Jazz diretto da Onofrio Piccolo (9 agosto-13 settembre – www.pomiglianojazz.com). Inaugurazione affidata al pianista svedese Bobo Stenson in trio con Anders Jormin al contrabbasso e Jon Fält alla batteria. Location il Palazzo Mediceo di Ottaviano: ristrutturato in stile rinascimentale dalla nobile famiglia toscana, in origine era un castello di età longobarda, la prima menzione in atti ufficiali è legata alla fuga di Papa Gregorio VII dall’imperatore Enrico IV. Il palazzo nel ‘500 entrò nelle proprietà Medici e, dal 1894, dei loro eredi. Nel 1980 Maria Capece Minutolo cedette il palazzo per soli 270 milioni a una società del boss della camorra Raffaele Cutolo, che ne fece il simbolo del suo potere. Nel ’91 il castello fu confiscato e affidato al comune di Ottaviano.

 

 

Il 30 agosto il festival sale fino al cono del Vesuvio per il concerto al tramonto: l’appuntamento è alle 16 a Ercolano, quota mille metri sul livello del mare, e da lì si risale a piedi il Gran Cono lungo una serie di tornanti con le guide vulcanologiche. Al concerto acustico si assiste seduti a terra: Maria Pia De Vito con la tromba di Enrico Rava e della chitarra di Roberto Taufic si esibirà in Sarau sul Vesuvio, un repertorio basato sui motivi della tradizione napoletana e brasiliana miscelati nelle improvvisazioni.

 

 

La rassegna si sposta poi nel Santuario della Madonna dell’Arco a Sant’Anastasia, meta a pasquetta del pellegrinaggio dei fujenti che, lungo il cammino, si accompagnano con una melodia vocale risalente al quattrocento. I fujenti, vestiti con i colori della Madonna, spesso fanno l’ultimo tratto all’altare in ginocchio; mentre i «battenti» il venerdì santo si percuotono il corpo con l’ausilio di flagelli e formelle di sughero chiodate. Il primo settembre il chiostro del santuario ospiterà la nuova versione del progetto Ex Voto di Marco Zurzolo, nel luogo che lo ha ispirato. Il sassofonista partenopeo sarà accompagnato da Archie Shepp in un quintetto inedito che comprende anche Reggie Washington, Francesco Nastro e Giuseppe Lapusata.

 

 

Il giorno successivo, unica data italiana di Steve Coleman con i Five Elements: Jonathan Finlayson tromba, Maria Grand Tenor sax tenore, David Briant piano, Anthony Tidd basso e Sean Rickman batteria.
Coleman suonerà nell’area delle Basiliche paleocristiane di Cimitile: il luogo ospitava il tempio di Ercole, come si legge nel Cippus Abellanus, il più importante documento della lingua osca. In epoca romana il territorio fu occupato da una necropoli e poi fu luogo di sepoltura di San Felice in Pincis: sulla sua tomba fu realizzato un mausoleo quadrato. La basilica di San Felice era insufficiente per raccogliere l’immensa folla di fedeli così nei primi anni del V secolo venne eretta una nuova basilica. La tradizione vuole che qui sia stato costruito il primo campanile della cristianità, voluto da San Paolino per le campane che egli stesso aveva inventato.

 

 

Il 6 settembre concerto al tramonto del norvegese Eivind Aarset (unica data italiana) che porta il suo Sonic Codex 4et in scena tra i conetti vulcanici del Carcavone: si tratta di bocche vulcaniche situate sul versante settentrionale del Monte Somma, cioè il cratere gemello del Vesuvio, nel comune di Pollena Trocchia, a 300 metri sul livello del mare. Al Parco della Arti di Casoria ci saranno i quattro sassofoni di Arundo Donax (Pasquale Laino, Pietro Tonolo, Maria Raja, Rossano Emili) con i ballerini della compagnia Movimento Danza Squad, in Place is the Space. Ad accompagnare gli artisti il cuoco Don Pasta con il progetto Coockin’ dj set: gastronomo, poeta e filosofo, uno dei suoi motti è: «Se hai un problema, aggiungi olio» (8 settembre).

 

 

Il 10 settembre il duo Enrico Pieranunzi e Gabriele Mirabassi presenta l’inedito Canto Antico ispirato alla location che li ospita, la Villa di Augusto a Somma Vesuviana: si tratta della dimora dove presumibilmente l’imperatore morì, il luogo «apud urbem Nolam» dove, secondo il racconto di Tacito negli Annales, Tiberio si recò per rendere omaggio alla salma.
Quindi si torna a Pomigliano d’Arco dove l’11i si esibirà Omar Sosa con il suo Quarteto AfroCubano. Festa (il 12 settembre) per i cinquant’anni di carriera del batterista partenopeo Tullio De Piscopo con il Napoli Jazz Project e l’Orchestra Napoletana di Jazz, diretta da Mario Raja