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La musica dei mondi mediterranei è una cura

La musica dei mondi mediterranei è una cura

Eventi Il Castello del Capitano sede del Museo delle Culture del Mondo, festeggia i suoi vent'anni di attività con l'apertura di un nuovo spazio Mmm

Pubblicato 6 mesi faEdizione del 23 aprile 2024

C’è stata una figura intellettuale avventurosa, nella storia di Genova, che ha lasciato segni importanti in varie discipline. Si chiamava Enrico d’Albertis, visse tra la metà dell’Ottocento e quella del secolo successivo. Fu capitano di nave (il primo italiano ad attraversare lo stretto di Suez), fotografo, scrittore, etnografo, viaggiatore instancabile: raccolse migliaia di testimonianze e oggetti dalla varie culture del mondo, di cui fece i il giro tre volte, nella vita. Un giorno, messa da parte la foga cogente del viaggio acquistò sulle alture di Genova i resti di un castello medievale: nel 1892 era pronto il suo nuovo castello, capolavoro di eclettismo stilistico. Oggi il Castello del Capitano è sede del Museo delle Culture del Mondo, e festeggerà i suoi vent’anni di attività, con iniziative culturali continue, per tutto il 2024. Intanto, il 19 scorso, s’è aperto il nuovo spazio MMM, sigla che riassume tre attività fondamentali e innovative di Echo Art, l’associazione che gestisce il Festival Musicale del Mediterraneo attivo da un quarantennio e che nel Castello del Capitano ha trovato una sorta di seconda casa: le tre “emme” stanno per Musiche, Musicoterapia e Mediterraneo. Esempio innovativo, sorprendente ed elegante assieme di allestimento interattivo che mette in relazione la conoscenza delle culture musicali del mondo, i principi base delle “musica per curare”, l’occhio e orecchio.

L’OCCHIO può gustare una mostra fotografica di Michele Ferrari su musiche, riti e contaminazioni musicali nel Mediterraneo, rimbalzo di culture, di saperi, di incontri testimoniate peraltro da una notevole esposizione di strumenti etnici messi in relazione con i flussi di civiltà e saperi musicali: con indicazioni programmatiche quali Venti dall’Est, Grecofonie, Suono sacro. Nelle sale itos – Sit On Sound, una poltrona sonora che fa letteralmente attraversare il corpo dal suono e Sensoriale, una pedana lignea vibrante pensata per il rilassamento. In giro, oggetti sonori tradizionali e costruiti ad hoc di libera fruizione: a disposizione di tutti, e in particolare a persone con disabilità cognitive, ipovedenti, sordi, o con algesie dovute a diverse forme patologiche. La musica del mondo, anzi, dei mondi mediterranei, cura.

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