Il 4 febbraio ho lanciato una petizione, già sottoscritta da quasi 20.000 persone, contro l’ennesima deriva del politicamente corretto: l’adozione dello schwa, una vocale neutra, come antidoto indottrinante al binarismo di genere. L’iniziativa è nata dalla pubblicazione di un mio post su Facebook (25 gennaio), quando, sollecitato dallo storico Angelo d’Orsi, non esitai – da linguista militante – nel dichiararmi d’accordo con lui sulla necessità di fare qualcosa contro una neolingua i cui seguaci, animati all’apparenza dalle migliori intenzioni, vorrebbero mettere il bavaglio a chiunque osi contraddirli. Qualche giorno dopo quel 25 gennaio sarebbe spuntato dalla Rete un documento, il...