In un libro importante uscito pochi anni fa, Un volgo disperso (Einaudi, 2019), Adriano Prosperi ha illuminato con raffinatezza l’immagine dei contadini elaborata dalle classi dirigenti italiane nel corso dell’800 attraverso il filtro dei medici condotti. LA CELEBRE DEFINIZIONE di «classe oggetto», inventata da Pierre Bourdieu, deve essere considerata per Prosperi più che un’evidenza «una provocazione carica di risentimento» per la perdita di memoria da parte della storiografia «di quella che è stata la maggioranza assoluta della società preindustriale». Sono considerazioni care anche a Livio Vanzetto, primo direttore dell’Istituto per la storia della Resistenza della Marca trevigiana, esperto di storia...