Si può visitare fino a domenica 5 dicembre la mostra Frank Cancian – Un paese del Mezzogiorno italiano. Lacedonia, 1957 al MuCiv, Museo delle Civiltà di Roma. E conviene davvero non perdere queste fotografie che testimoniano di un’Italia viva e lavoratrice, speranzosa e dolorosa. Un tuffo al cuore di un passato che ci parla come nessun’altra cosa, con i volti vividi e forti di una comunità del sud che sogna un futuro migliore ed è decisa a costruirlo con tutte le forze. Altri tempi, si dirà. No, sono i tempi nostri; i tempi di un passato utile per riprendere il cammino del presente, in un’Italia totalmente diversa da allora ma più smarrita.

FRANK Cancian, fotografo e antropologo americano morto in California nel novembre dell’anno scorso, aveva donato qualche anno prima della sua scomparsa le 1801 foto scattate a Lacedonia in quel lontano 1957. E in un commosso ritorno alla comunità che lo aveva allora accolto, aveva dichiarato la propria filosofia dell’immagine: «Sono un fotografo documentarista con un punto di vista. Preferisco le cose ordinarie, quelle che non sono ufficialmente importanti. Mentre registro il mondo quotidiano, cerco spesso l’esotico nelle situazioni normali e l’ordinario in ciò che molti considerano esotico».

Seguendo questa traiettoria dello sguardo, Cancian studioso e artista, ha svolto la sua professione di antropologo all’università, ci ha dato la testimonianza fotografica forse più forte e appassionata su di un paese. «Nessun antropologo che abbia studiato il Mezzogiorno d’Italia in quegli anni ci ha lasciato un più vivido e completo ritratto di comunità» scrive Francesco Faeta nel saggio introduttivo del corposo catalogo della mostra romana. E aggiunge lo studioso Vincenzo Esposito nel saggio conclusivo: «Quelle fotografie non potevano solo essere annoverate nella categoria estetica del bello, anche se lo erano. I volti, le piazze di Lacedonia piene di gente, i bambini e le strade immortalate da Cancian più di sessant’anni fa, celavano molto di più».

LE FOTO in mostra nella capitale sono un centinaio scelte tra tutte quelle conservate, consultabili ed esposte al Mavi, Museo di Antropologia Visuale Irpina, di Lacedonia. Nello spazio espositivo romano si può vedere anche il documentario 5×7 – Il paese in una scatola di Michele Citoni che ricostruisce il viaggio di allora e quello di ritorno di sessant’anni dopo di Cancian con una lunga intervista.

Errata corrige

Per un refuso, nella versione originale dell’articolo era saltata una prima “n” dal cognome di Frank Cancian. Abbiamo corretto il titolo nella versione on line