Per l’informazione mainstream sono «negazionisti», «antivax» o più banalmente «complottisti». Eppure, al di là dell’etichetta double-face, non risulta impossibile ricostruire la matrice del “movimento” che la settimana scorsa a Berlino ha radunato 38 mila persone davanti alla Porta di Brandeburgo. A cominciare dal nucleo di «400 neonazisti» (così il quotidiano della sinistra indipendente Taz) che ha guidato l’assalto al Reichstag, fino ai cosiddetti «infiltrati» tutt’altro che sconosciuti alle forze dell’ordine e all’intelligence federale, «dato che la connotazione di estrema destra e antisemitismo della manifestazione era evidente fin dall’inizio» (come fa notare il Tagesspiegel). Sarebbe bastato, dunque, ascoltare la “Marcia su...