Ma vi sembra possibile che per un pugno di mele marce una delle più prestigiose Istituzioni italiane, finisca infangata e col perdere del tutto la fiducia della gente? Fiducia che si era guadagnata negli anni, ma che dico? nei secoli, conquistandosi poco a poco il rispetto di tutti i cittadini del Belpaese. Da quelli del profondo Sud a quelli dell’estremo Nord. E non è stato facile: chiunque ne mastichi di storia lo sa bene. All’inizio, quando l’Italia era stata appena fatta ma non ancora gli italiani, quegli uomini armati vestiti di nero che venivano da regioni lontane parlando un idioma spesso incomprensibile con l’ordine di controllare il territorio per far rispettare le «loro»regole, non erano affatto ben visti. Ma poi, col passar degli anni, superata l’iniziale diffidenza post-unitaria, il popolo si rese conto che di quegli uomini inquadrati militarmente, ma anche giusti e forti, poteva fidarsi. E sapete perché? Perché sentiva che chi apparteneva a quella Istituzione aveva un forte senso dell’onore. Aveva dei principi che non avrebbe tradito. Quindi gli italiani, rissosi e campanilisti per antonomasia, hanno alla fine delegato loro l’uso esclusivo della forza. E oggi? Purtroppo, con tutta quella melma che è finita nel ventilatore della Caserma Levante di Piacenza, la fiducia in uomini che credevamo nei secoli fedeli è totalmente crollata.

Spunta così fuori la storiella delle mele marce nella cassetta: quelle marce completamente e quelle solo un pochino, le mele che non sapevano, quelle che si sono girate dall’altra parte e le mele che in cuor loro condannavano ma sono state zitte perché avevano paura di mettersi contro tutta la cassetta… e no, troppo facile.
A questo punto qualcuno dalle parti di Platì dovrà pur rendere conto a tutte le ‘Ndrine d’Italia che certi valori sono stati traditi!

Che se l’onore non è del tutto perduto poco ci manca. Perché non si può educare i propri figli inculcando loro che i Carabinieri sono il peggior nemico; brindare coi cugini di Cosa Nostra quando il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa viene ammazzato; contendere all’Arma il territorio nazionale palmo a palmo a suon di piombo e tritolo, e poi mettersi a commerciare droga con loro. Qualcuno dirà: prima di sputare sentenze aspettiamo gli esiti dell’inchiesta, siamo o non siamo garantisti? Giusto. Ma anche se non conosciamo ancora tutta la verità c’è un vecchio adagio meridionale che è difficile da smentire: «o pesce fete da ‘a capa».