«La priorità è proteggere il lavoro di artisti e compagnie che erano sul punto di debuttare al momento del decreto governativo che ha chiuso le sale»: Roberto Andò sigla il suo primo atto da neo direttore del Teatro stabile di Napoli con la rassegna Scena Aperta, un ciclo di spettacoli allestiti nel cortile del Maschio Angioino da oggi fino al primo agosto. L’apertura, una prima nazionale, è affidata a La Chunga di Mario Vargas Llosa; regia, scene e costumi di Pappi Corsicato. In scena (fino a domenica), tra gli altri, Cristina Donadio e Francesco Di Leva. Corsicato sposta l’ambientazione da Piura al porto di Napoli: «Un esterno / interno della locanda del titolo, dove tutti i personaggi danno una propria versione dei fatti, svelando desideri e debolezze, senza mai dire, probabilmente, la verità». Dal 9 all’11 ritorna ’Nzularchia di e con Mimmo Borrelli. Stessa città, differente rassegna. Prosegue il Napoli Teatro Festival Italia. Domani nel cortile della Reggia di Capodimonte La vita davanti a sé, dal romanzo di Romain Gary. Silvio Orlando attore e regista. Lunedì nel Cortile delle carrozze di Palazzo Reale Nella solitudine dei campi di cotone di Bernard-Marie Koltès, regia di Andrea De Rosa con Federica Rosellini e Lino Musella. «Ho immaginato il luogo dove si svolge il testo come un teatro vuoto – spiega De Rosa -; il personaggio del “venditore” come un’attrice dimenticata su un palcoscenico e il “cliente” come un uomo che viene da fuori; la merce intorno alla quale si conduce la misteriosa trattativa come il teatro stesso».