L’aria che tira è quella della spartizione tra Tripolitania e Cirenaica. A puntate, con una riunione internazionale dopo l’altra, si va verso una sorta di “declassamento” di fatto del riconoscimento dell’Onu assegnato al governo di Tripoli per aprire la strada, al massimo, a qualche labile soluzione confederale dove il nocciolo vero della questione è la divisione delle risorse petrolifere. Per evitare l’escalation del conflitto non ci sono altre soluzioni: cosa che era già evidente nel 2011 quando il 19 marzo Francia, Gran Bretagna e Usa attaccarono Gheddafi per sostenere i ribelli di Bengasi. Tutti sapevano già allora che le divisioni...