All’alba del 17 maggio la Procura di Roma ed il Cnaipic (il centro nazionale anticrimine informatico) danno il via all’operazione «Tangodown» contro Anonymous Italia: 4 persone finiscono agli arresti domiciliari, le abitazioni di altre 6 vengono perquisite ed una grande quantità di materiale informatico è posta sotto sequestro. L’accusa del pubblico ministero Perla Lori è: associazione a delinquere virtuale, un reato che prevede pene dai tre ai sette anni di carcere. Sono molti però i dubbi che circondano l’operato degli inquirenti: dalla contestazione del reato associativo fino al ricorso alla disciplina antiterroristica nei confronti degli attivisti. Ne abbiamo parlato con...