La lettera di Emma Thompson contro John Lasseter
Cinema L'attrice spiega il suo abbandono di un film prodotto da Skydance Media
Cinema L'attrice spiega il suo abbandono di un film prodotto da Skydance Media
Con una lunga lettera inoltrata al «Los Angeles Times», Emma Thompson ha spiegato la sua scelta di ritirarsi dal film d’animazione di Alessandro Carloni, Luck – prodotto da Skydance Media – nel quale doppiava uno dei personaggi. La decisione, era già noto quando Thompson ha annunciato il suo ritiro il mese scorso, è dovuta alla recente assunzione di John Lasseter a capo del reparto animazione. Ma con la sua lettera l’attrice ha posto una serie di domande alla stessa Skydance, attaccando la scelta di dare al fondatore di Pixar – epurato dalla proprietaria Disney in seguito alle accuse da parte di alcuni dipendenti di «abbracci indesiderati» e «commenti inappropriati» – una «seconda opportunità», nonostante le accuse a lui rivolte siano ben diverse da quelle che hanno colpito Harvey Weinstein – che a differenza di Lasseter è sotto processo (della legge).
«Se un uomo per decenni ha toccato le donne in modo inappropriato, perché una donna dovrebbe voler lavorare con lui se l’unico motivo per cui non verrà toccata in modo inappropriato è che il suo contratto prevede che debba comportarsi ’professionalmente’?», chiede Thompson.
IL CEO DI SKYDANCE David Ellison aveva difeso la scelta di assumere Lasseter spiegando che un’indagine condotta per conto dello Studio ha «scagionato» Lasseter stabilendo inoltre che né la Disney né lo stesso Lasseter sarebbero ricorsi ad accordi extragiudiziali per mettere a tacere eventuali accuse. Una spiegazione che non soddisfa Thompson, per la quale la mancanza di accordi, scrive, non corrisponde necessariamente all’assenza di molestie . «Mi pare strano che la vostra compagnia abbia considerato di assumere qualcuno con una reiterata cattiva condotta come Mr. Lasseter – scrive in apertura della sua lettera Thompson, che evidentemente ha già decretato la colpevolezza di Lasseter oltre ogni ragionevole dubbio – considerato il clima attuale in cui dalle persone con il vostro tipo di potere ci si aspetta che si prendano le proprie responsabilità».
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