C’è ben altro che «Io voto No»: la Lega getta il guanto di sfida all’intera destra italiana, e Matteo Salvini si candida a guidarla. Presto, dal 5 dicembre, dall’indomani del referendum costituzionale. «Se vince il No – detta la linea dal palco il governatore lombardo Bobo Maroni – Renzi deve andare a casa, non c’è possibilità di trucchi, inciuci, Nazareni bis o governi di scopo». A ruota Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia: «Se poi Mattarella dovesse rivelarsi un Napolitano qualunque e dovesse impedirci di votare, noi vi chiameremo alla mobilitazione, perché l’Italia non può permettersi il quarto governo non eletto...