Sono cominciati ieri i tre giorni di lutto a Bamako come nel resto del Mali, tra misure di sicurezza ancora più strette (già subito attivate soprattutto intorno agli alberghi e alle banche) da quando la sera stessa dell’attentato è stato decretato lo stato d’emergenza per dieci giorni. Le indagini, intensificate (con perquisizioni domiciliari), continuano (nell’incertezza del numero e della nazionalità degli attentatori) e seguono «diverse piste» tra il sospetto che i responsabili dell’attentato (21 i morti, 170 gli ostaggi) abbiano beneficiato di complicità interne: «Ciò che è chiaro è che hanno usufruito di complicità per venire in albergo, e di...