La grande «bellezza» di Renzi all’Avana
Politica e affari Il premier in missione incontra Castro, incoraggia gli imprenditori italiani e tiene un discorso all’Istituto superiore d’Arte. Con Cuba «una condivisione di valori culturali e ideali»
Politica e affari Il premier in missione incontra Castro, incoraggia gli imprenditori italiani e tiene un discorso all’Istituto superiore d’Arte. Con Cuba «una condivisione di valori culturali e ideali»
«L’Italia sta ripartendo e l’Italia è presente in America Latina e soprattutto a Cuba, in un momento di importanza stragegica per l’isola e per tutto il continente americano». Messaggio forte ed emotivo quello lanciato ieri, all’Ambasciata incontrando la comunità italiana, da Matteo Renzi, primo presidente del Consiglio a attuare una missione a Cuba. Renzi ha voluto mettere in chiaro che, scegliendo di visitare l’Avana alla fine di una missione latinoamericana in Cile, Perù e Colombia, ha voluto dimostrare come il nostro paese, e non solo il suo governo, intende accompagnare il governo del presidente Raúl Castro nella scelta di scommettere sul nuovo futuro di Cuba: un futuro di riforme economiche e sociali e di apertura verso gli Stati Uniti.
Proprio riferendosi a questo processo storico di disgelo, Renzi ha affermato che l’Europa deve parlare di più all’America Latina, deve «essere più presente» come partner globale, non solo commerciale, «e in questo quadro Cuba rappresenta la realtà più interessante e rappresentantiva». Il premier ha messo in chiaro che la sua visita ha certo lo scopo di promuovere i rapporti commerciali ed economici (l’Italia è il secondo partner europeo, dopo la Spagna, di Cuba e tra i primi dieci soci economici), ma soprattutto di dimostrare che «vi è una condivisione di valori culturali e ideali». Per questo, dopo aver presenziato un forum economico con decine di imprenditori italiani, il premier ha voluto visitare l’Istituto superiore d’Arte, l’università che fu costruita subito dopo la rivoluzione, all’inizio degli anni sessanta, con la partecipazione di due architetti italiani, uno dei quali, Roberto Gottardi, vive e lavora ancora all’Avana. Qui il presidente Consiglio ha tenuto un discorso su «Arte, cultura, bellezza e scienza» per sottolineare come essi siano alla base dei rapporti con Cuba. Alla visita era presente il primo vicepresidente cubano Diaz Canel.
I sottosegretari Giro e Calenda hanno discusso e siglato una serie di accordi tra i Ministeri di sviluppo e economia italiano e i ministeri dell’Agricoltura e del Commercio cubani. Le aree nelle quali si concentrano proposte e investimenti italiani sono quelle dell’energia (soprattutto solare), infrastrutture, agricoltura, industria alimentare e turismo, settore questo in grande espansione a Cuba dopo la riapertura dell’ambasciata Usa. Nel pomeriggio Renzi ha incontrato Raúl Castro al Palazzo della Rivoluzione dove ha proseguito il dialogo iniziato lo scorso 11 maggio quando «il presidente cubano mi fece visita a Roma». Renzi ha ribadito che intende confermare al suo ospite che Cuba non è vista solo come un paese di vacanze e di turismo o come occasione di investimenti e cooperazione economica, ma «come un popolo di amici». Proprio per sottolineare che la visita del premier italiano è considerato un fatto storico e dunque che i rapporti con Roma sono considerati strategici, ieri nel pomeriggio si dava per possibile un incontro tra Renzi e il leader storico della Rivoluzione, Fidel Castro.
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