Dopo aver convocato le elezioni anticipate per il 20 settembre, Justin Trudeau si aspettava una campagna semplice. La buona gestione della pandemia gli aveva permesso di raccogliere consensi e il suo rivale, il conservatore Erin O’Toole, era praticamente sconosciuto. Per ottenere la maggioranza in parlamento e liberarsi del governo di minoranza ottenuto nel 2019, poi, gli basterebbero appena 15 seggi. Ma le cose non sono andate lisce come previsto: O’Toole ha saputo tenergli testa e la ricerca dei voti si è rivelata complicata. Trudeau ha puntato tutto sul Québec – la provincia francofona e autonomista legata alla storia della sua...