La giustizia cilena ha aperto un’inchiesta contro alcuni membri della Forza aerea, accusati di aver torturato altri 12 ex ufficiali dell’aeronautica durante il colpo di stato militare del 1973. L’inchiesta risponde così a una raccomandazione della Commissione interamericana per i diritti umani (Cidh) ed è stata affidata al giudice Mario Carroza, specializzato nelle indagini sulle violazioni dei diritti umani commesse durante la dittatura pinochettista. Tra i 12 ufficiali torturati c’era anche Alberto Bachelet, padre della presidente Michelle, che morì nel 1974 a causa di quelle torture, dopo esser stato arrestato e accusato di tradimento per essere rimasto fedele al governo socialista di Salvador Allende.

Le dichiarazioni estorte agli ufficiali sotto tortura servirono per motivare le accuse di tradimento contro di loro. 13 anni fa, la Corte suprema ha respinto il ricorso delle vittime perché quelle accuse fossero cancellate, e gli ex ufficiali si sono rivolti alla Commissione interamericana per i diritti umani, che a novembre ha raccomandato al Cile di aprire l’inchiesta. Non avendo ottenuto risposta, la Cidh ha condannato lo stato cileno a dare riparazione alle vittime e ai loro familiari e ad aprire un processo penale. Intanto, spinta dalle organizzazioni popolari, Bachelet sta accelerando il programma che l’ha portata al governo per mandare in soffitta l’architrave pinochettista, ancora in vigore nel paese.