Il 17 Febbraio si celebra la giornata del gatto, nata in Italia nel 1990 per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’adozione dei gatti. Febbraio perché, secondo antica tradizione, è «il mese dei gatti e delle streghe», mentre il numero 17 vuole sfatare i miti legati alla sfortuna portata dai felini: «incontrare un gatto nero». Proprio in questo giorno Palma, amica di Lola, in partenza per studi all’estero, chiede qui al cohousing ospitalità per il suo gatto Isidoro, portato dalla Sicilia, la sua terra, quando si trasferisce a Torino per studi. Con Isidoro, accucciato ogni notte al fondo del letto, Palma supera la paura di vivere sola. Incontra Pino, compagno di Università, e sembra aver trovato l’amore della sua vita, ma Pino è allergico al pelo del gatto: sono notti di amore e starnuti. Con Isidoro Pino non riesce a dormire, ma senza Isidoro Palma non riesce a prendere sonno. Così la storia d’amore finisce. Al cohousing Palma affida fiduciosa Isidoro a Lola, che se ne intende di gatti. Prima di vivere al cohousing Lola abitava con otto esemplari felini in una cascina, ed al cohousing è arrivata con Lilly, la gatta adorata, che presto diventa la regina del cohousing per i suoi modi eleganti e unici. Anche molto malata e anziana, ogni volta che una persona entra nella cucina, Lilly le si avvicina con un dolce miagolio e la coda a punto interrogativo come fanno i gatti felici. Lo stesso al mattino. Difficile incontrarla di cattivo umore. Da giovane torna da una delle sue passeggiate gravida. Un micino della cucciolata rimane con lei: Nuvolari, dal pelo fulvo (lei con il pelo grigio bianco). Nuvolari, gatto tanto spericolato quanto coccolone trascorre le sere in braccio a Gina, abitante della casa, sino a notte fonda con televisione, fusa e carezze. Quando Lilly muore Nuvolari non fa più ritorno al cohousing. Compagno dei due, Il terzo gatto, nero, è Massa Carraro, civile convivente di Lilly e Nuvolari. È un gatto regalato al cohousing con l’idea che gatto nero in casa porta fortuna. Tanto nero e tanto bizzarro, sempre di ritorno dalle sue scorribande con qualche ferita, ma con un’abitudine costante: mangiare nella sua ciotola, vicino e insieme agli altri due gatti. Gli abitanti del cohousing approvano l’ospitalità a Isidoro. Per Ernesto i gatti sono liberi. Olga li ama, perché dice che sono capaci di trascorrere la vita senza fare rumore. Il Pier cita Albert Schweitzer: «Ci sono due modi di sfuggire alle miserie della vita: la musica e i gatti». Intanto Isidoro sgranocchia sornione le deliziose crocchette di benvenuto, tra le copiose lacrime di Palma, stupita lei stessa di quanto un animale possa essere presenza importante nella nostra vita.