La Germania depenalizza l’aiuto al suicidio organizzato, anche quando praticato da associazioni o individui professionisti dell’eutanasia. Lo ha stabilito ieri mattina una sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato incompatibile con la Legge fondamentale tedesca l’articolo 217 del codice penale varato dal Bundestag nel dicembre 2015 al fine di evitare il fiorire di un giro di «affari con la morte». Qualcuno – lo hanno già fatto le Chiese cattoliche ed evangeliche tedesche – evocherà gli omicidi selettivi dei nazisti, ma il giudice Andreas Voßkuhle si è mosso in tutt’altra direzione decidendo di riconoscere il «diritto all’autodeterminazione nel fine vita» e...