A sentire corifei e laudatores del costituendo governo Draghi, cui si è aggregato anche qualche costituzionalista, quel che accade non costituirebbe l’effetto eccezionale di una crisi della democrazia parlamentare innervata sui partiti e più in generale della stessa democrazia costituzionale, ma al contrario la normale applicazione della lettera della Costituzione. Forse non ci si rende conto della conseguenza dirompente che tale tesi comporta: bollare come estranei alla Costituzione tutti i governi che hanno operato nell’Italia repubblicana a differenza dei quattro presieduti da un tecnico, costituiti (o in via di costituzione) dal 1993. Ora, è un pessimo metodo fare ricorso alla...