Gli uomini che hanno fatto grande l’azienda adesso raccontano: «Vuole fare come i vecchi contadini: stendi la polenta sul tavolo, tiri uno spago e la dividi in parti uguali».

Tiene famiglia anche Silvio Berlusconi, l’ex Cavaliere ha cinque figli da due ex mogli. Tra qualche giorno sarà pure l’ex presidente di una squadra di calcio (Milan) e l’ex proprietario di una televisione a pagamento (Mediaset Premium). Tiene famiglia e in piena decadenza tutti i parenti sono diventati litigiosi: tanti figli, tante aziende e così dividere la polenta appare sempre più complicato. Per questo Berlusconi, consigliato come al solito dall’amico Confalonieri, ha deciso due mosse sostanziali. Primo: concentrare su Mediaset e Mediolanum il core business. Secondo: aumentare la liquidità, quel che serve a mettere i soldi sul tavolo e dividere più facilmente il patrimonio tra gli eredi.

Nel tentativo di raggiungere l’obiettivo la giornata di ieri è stata impegnativa. News del giorno: Silvio Berlusconi e Rupert Murdoch si sono incontrati ad Arcore. Lo hanno fatto per discutere la possibile cessione di Mediaset Premium (la pay tv del gruppo Mediaset) a Sky (la televisione satellitare del magnate australiano). La cessione è possibile, «anzi probabile», almeno così si sbilanciano in via informale i manager che hanno visto nascere il Biscione.

Più cauto l’entourage del tycoon australiano, ma funziona sempre così quando i commenti arrivano dai compratori. Pier Silvio Berlusconi, figlio del capo, vicepresidente Mediaset, ammette l’incontro e commenta sorridente: «Hanno toccato molti punti». Hanno parlato del passaggio di Mediaset Premium a Sky, questa è la verità. I costi della pay tv del gruppo Mediaset hanno aperto una voragine nei conti, con ricavi non in linea. Difficile anche la gestione degli spazi pubblicitari, che non possono essere liberi come nella televisione commerciale. Per questo si era anche valutata la possibilità di spostare i conti di Premium sulla controllata Telecinco, evitando così di appesantire il titolo Mediaset.

Poi, viste le difficoltà crescenti, Berlusconi ha deciso di giocare d’azzardo: ha investito 750 milioni per aggiudicarsi le partite di football della Champions League, in esclusiva, per i prossimi tre anni. In questo modo ha strappato il business dell’ex Coppa Campioni a Sky Sport. La mossa sembrava cadere nel vuoto. Invece ha attirato ad Arcore Rupert Murdoch.

Fininvest aveva deciso di puntare su Premium per sbarrare la strada alla pay tv del magnate australiano. «Se raggiungerà quota 8 milioni di abbonati allora diventerà davvero un pericolo nel mercato pubblicitario», avevano analizzato i manager dell’ex cavaliere. Sky si è fermata a circa 5 milioni di abbonati, Mediaset Premium ha raggiunto quota 2,2.

Se Murdoch vorrà davvero chiudere la partita potrebbe portare a casa il risultando versando subito 2 milioni di euro, i costi dei diritti per la Champions più le spese di gestione e tra queste i costi di circa 200 lavoratori. Che al momento non vedrebbero garantito il loro futuro. Ed è acquistando Mediaset Premium che Sky potrebbe raggiungere i circa 8 milioni di abbonati, inglobando quello della concorrenza, per poi aumentare il pubblico a disposizione agendo da un posizione di quasi assoluto monopolio.

Berlusconi, invece, potrebbe avere nuova liquidità, da sommare con quella dell’imminente cessione del Milan. E con un’altra mossa a sorpresa: cedere anche Mondadori. Per questo ha lanciato un’offerta vincolante di 150 milioni per RCS libri. Per creare un nuovo colosso, più facile da vendere. Magari all’azienda di commercio elettronico Amazon. Dalla polenta alla Rete.