Chiede un «salto di qualità», una «svolta» – parola che nella storia della sinistra italiana evoca un’ampia gamma di precedenti, non tutti a lieto fine – ma quello di Nicola Zingaretti non è un aut aut al presidente Conte. Anzi. Ieri, alla prima direzione online del Pd – in streaming solo la sua relazione, la seguono in 60mila – il segretario insiste sulla parola «fiducia», sulla «centralità» del suo partito e sulla sua lealtà. Ma poi elenca i rischi dell’autunno, ed è uno scenario cupissimo: «Il possibile dilagare della disoccupazione, il colpo tremendo al turismo, la povertà del ceto medio,...