L’iniziativa si chiama «Dream Big Princess» ed è stata appena lanciata dalla Disney, per fare in modo che le «principesse» non siano più solo le protagoniste dei loro film – d’animazione e non – ma anche le donne dietro la macchina da presa, o le autrici delle storie da portare sullo schermo.
Lo Studio di Topolino ha infatti selezionato 21 autrici provenienti da 13 diversi paesi per realizzare dei cortometraggi girati in digitale, ispirati alla vera storia di donne che le hanno influenzate e che lavorano nei settori più disparati, da quello dell’intrattenimento allo sport – scienziate, politiche e così via.

Per ogni like e condivisione che i corti – con l’hashtag appunto #DreamBigPrincess (sogna in grande principessa) – riceveranno sui social media, Disney donerà un dollaro alla fonazione «Girl Up – Uniting Girls To Change the World» delle Nazioni Unite, che fornisce risorse e preparazione alle donne di tutto il mondo per diventare attiviste nella battaglia per l’uguaglianza di genere.
Fra le «protagoniste» delle storie dei 21 corti c’è anche Jennifer Lee, coregista e sceneggiatrice di uno dei più grandi successi recenti della Disney – Frozen (2013) – e direttrice del reparto creativo dello Studio hollywoodiano. «Servirsi delle avventure di personaggi come Anna, Elsa e Moana (le protagoniste di Frozen e quella del film d’animazione Oceania, ndr) per spronare i più giovani ad avere grandi aspirazioni, a sognare, è al cuore del nostro lavoro», ha detto Lee dell’iniziativa.

«La serie #DreamBigPrincess è un’estensione di questa visione, e fornisce un’importante piattaforma alla prossima generazione di aspiranti filmmaker per creare dei contenuti sulle donne che li hanno influenzati». Mentre sviluppano i loro progetti, le autrici dei cortometraggi – che saranno online a partire dal 10 ottobre – parteciperanno infatti a svariati workshop professionali, tra i quali degli incontri con registi, animatori e professionisti della scuderia Disney.

In questi giorni è anche uscito nelle sale statunitensi Ant-Man and The Wasp di Peyton Reed (nelle sale italiane dal 14 agosto, sequel di Ant-Man del 2015 e primo film del franchise sui supereroi Marvel – il cui universo cinematografico è anch’esso una divisione della Disney – dove la co-protagonista è una donna: la supereroina The Wasp (Hope van Dyne, interpretata da Evangeline Lilly). E nel 2019 uscirà invece Captain Marvel, interamente dedicato alla supereroina del titolo, alter ego dell’ufficiale dell’aviazione statunitense Carol Danvers che ha fatto la sua prima comparsa sui fumetti nel 1968.

A interpretare Captain Marvel nel Marvel Cinematic Universe sarà Brie Larson – che l’anno prossimo indosserà per la prima volta i panni della supereroina non solo nel film a lei dedicato ma, insieme a Hope van Dyne/The Wasp, anche nel capitolo conclusivo della saga degli Avengers atteso nel maggio 2019, il seguito di Infinity War.