Oggi 9 marzo è la Giornata Mondiale del Rene. Lo scopo di questa iniziativa, che si svolge ormai da diversi anni, è aumentare l’attenzione sulle malattie renali, sull’utilità di una diagnosi precoce e soprattutto sulla necessità di un approccio preventivo a queste patologie (www.worldkidneyday.org/wkd-2022-italian).

I reni sono organi generalmente silenziosi e non danno segnali chiari che qualcosa non va fino a quando il loro insufficiente funzionamento si manifesta in modo conclamato. Fanno eccezione le coliche renali, estremamente dolorose e solitamente prodotte dalla presenza negli ureteri di calcoli o sabbia. Le cause della formazione dei calcoli nelle vie urinarie sono diverse, dall’abitudine di bere poca acqua alla dieta troppo ricca di proteine animali e di sale.

Uno studio effettuato dai ricercatori del dipartimento di Medicina renale dell’Istituto Mario Negri di Bergamo ha studiato più di 200 pazienti affetti da calcolosi ricorrente (EClinicalMedicine 2021 Dec 14;43:101227). È risultato che l’assunzione regolare di succo di limone aiuta a prevenire la formazione dei calcoli renali di ossalato di calcio, la tipologia più frequente (circa il 75-85% dei calcoli urinari). Ai partecipanti allo studio è stata innanzitutto proposta una dieta adatta alla loro condizione, povera di proteine animali e di sale. In aggiunta, il 50% dei partecipanti hanno assunto 60 ml di succo di limone per due volte al giorno. La valutazione, a distanza di due anni, ha evidenziato che l’integrazione della dieta con succo fresco di limone ha abbassato il rischio della formazione di nuovi calcoli renali del 38% rispetto al gruppo che non assumeva succo di limone.

Si tratta della conferma scientifica dei consigli che uno dei miei maestri (il naturopata Luigi Costacurta) mi dispensava con burbera severità e senza dilungarsi troppo in spiegazioni. Costacurta suggeriva la sua «cura del limone» a tutti coloro che soffrivano di calcoli ai reni.
Si trattava di una procedura ben più impegnativa di quanto proposto ai partecipanti allo studio citato visto che, sia pure con una certa gradualità, suggeriva di aumentare la quantità di succo da bere giornalmente fino a sette limoni.

Una dose importante e non da tutti sopportata, soprattutto da chi soffre di gastrite. Attenzione: dopo aver bevuto il succo di limone è importante sciacquare la bocca con acqua per evitare i danni allo smalto dei denti prodotti dall’acidità del limone.