Quando, nell’autunno del 2000 l’allora cancelliere Schüssel, esponente del Partito Popolare aprì la strada del governo di Vienna ai liberal-nazionali dell’Fpö di Haider spiegò che per quella via si sarebbe neutralizzata la spinta della nuova destra. La recente affermazione elettorale di Sebastian Kurz, tra gli eredi di Schüssel alla guida dei democristiani, segnata dal recupero delle parole d’ordine degli ultranazionalisti su migranti, Islam e Europa, indica come sia avvenuto esattamente il contrario. Da un lato la progressiva «normalizzazione» degli estremisti di destra e del discorso razzista nel dibattito pubblico, accompagnata dall’acquisizione costante di temi securitari e identitari – deriva da...