La Corte costituzionale ha resistito in questi anni in cui «i sistemi politici si sono radicalizzati in particolare sui temi valoriali e identitari» e in Europa sono state «minacciate o innalzate barriere nazionali contro il diritto comune». Ha resistito rafforzando la «collaborazione istituzionale come veicolo per consentire a ciascuno di esercitare le proprie responsabilità tenendo conto delle ragioni e dei vincoli dell’altro» e ricercando «l’equilibrio nella soluzioni di nostra competenza, con bilanciamenti mai unilaterali fra i valori costituzionali di volta in volta in campo». Questo è il bilancio di Giuliano Amato, nel momento in cui lascia la presidenza e la...