Era il 1963 quando il marchio Coop inaugura, a Reggio Emilia, il primo grande Supermercato della Cooperazione. In sessant’anni le prime cooperative diventano più grandi, nascono i consorzi nazionali, partono le attività di educazione e sensibilizzazione al consumo consapevole, gli impegni per il mantenimento di filiere etiche, Ogm free, a chilometro ridotto e contro lo spreco. Con l’ingresso nel terzo millennio c’è l’apertura al digital e la sfida più recente è l’esperimento dei 5mila nuovi prodotti a scaffale in 5 anni mai provato nell’intera grande distribuzione europea. Nella nuova campagna di comunicazione «Insieme» la particolare storia di Coop, «impresa di persone e non di capitali» viene raccontata in un film che sarà trasmesso dal 16 aprile sulle principali reti televisive e sulle piattaforme digitali Si tratta di un viaggio che parte da un gesto singolo moltiplicato all’infinito. Simboleggia la comunità dei soci Coop che ha superato i 6 milioni di persone e che finisce con l’invito ad entrare a farvi parte sottoscrivendo la tessera socio, che non è la tessera fedeltà: i punti vendita sono la porta di ingresso del mondo Coop che propone ai suoi soci un ruolo attivo nel loro territorio, partecipando alle assemblee, condividendo le scelte, costruendo i progetti. Tutelando i consumatori, l’ambiente, la solidarietà sociale.

L’ultima campagna comprende il nuovo sito coop.it (in sostituzione di www-e-coop.it) e si articola anche su altri strumenti digitali e materiali nei punti vendita. Ideata dall’agenzia I’m not a robot, che cura la strategia di comunicazione di Coop dal 2021, la campagna aggiunge un nuovo elemento a una storia pubblicitaria di grande levatura: dagli spot di Ugo Gregoretti, all’autoironia del Tenente Colombo, agli intellettualismi stile Woody Allen fino al ricorso a un testimonial come Luciana Littizzetto e dal 2019 alle storie del «carrello», archetipo della grande distribuzione, reinterpretato come piccolo grande eroe in grado di compiere atti virtuosi. Dal consumismo degli anni Settanta alla «buona spesa che può cambiare il mondo», ovvero l’attuale posizionamento di Coop, in cui il carrello diventa lo strumento a disposizione di soci e consumatori per fare le proprie scelte e indirizzare così facendo positivamente il mercato. «È una scelta coraggiosa quella che ci stiamo accingendo a fare – ha spiegato Marco Pedroni, Presidente Ancc-Coop e Coop Italia durante la presentazione ai media della nuova campagna – In un momento di difficoltà dove l’inflazione continua a mordere il carrello della spesa riteniamo comunque indispensabile e necessario riaffermare i valori e la nostra identità. Siamo convinti che solo ripartendo da questo modo di porsi e di intendere la società le nostre cooperative ne trarranno giovamento e manterremo la sintonia necessaria sia con chi già fa parte del nostro mondo che con altri che vorranno avvicinarsi a noi e seguirci».