Un esordio che ha carattere, in cui le scelte stilistiche sono ben definite, con parole e sound che vanno a segno. Damiano Zannetti, in arte Danomay, classe ’92, esce con Solo l’anima, 10 brani intimistici dove l’artista grossetano fonde rap e cantautorato, senza cercare eccessi o inseguendo l’autocelebrazione della biografia maledetta propria dei trapper, a volte sussurrando le emotività e le malinconie che attraversano chi, di questi tempi, è un ventenne disorientato. P rodotto dal polistrumentista Filippo Scandroglio (già chitarrista di Lucio Corsi) Solo l’anima non è mai banale, ha certo un cuore pop anche se si apre con Fammi...