«Un funerale pubblico non è pensabile». La Cei chiarisce subito che per Totò Riina la Chiesa non è disponibile a pubbliche esequie. Il portavoce dei vescovi, don Ivan Maffeis, ricorda che Bergoglio già nel 2004 disse «i mafiosi sono scomunicati». E spiega  la «posizione inequivocabile» della Chiesa: un funerale pubblico, dice, «è un segno che calpesterebbe la memoria delle vittime, sarebbe un segno che va nella direzione opposta del compito della Chiesa, che è quello di educare la coscienza e contrastare la mentalità criminale. La Chiesa non si sostituisce al giudizio di Dio ma non possiamo confondere le coscienze».