Promettere una cosa in campagna elettorale e poi farne un’altra quando si è al governo. Il partito socialdemocratico tedesco (Spd) si sta specializzando in un’arte nella quale spiccano per bravura alcuni esponenti politici italiani attualmente in voga, ma che non conosce confini. Come ogni vera arte che si rispetti. Il primo clamoroso voltafaccia è stato quello su introduzione della patrimoniale e aumento delle aliquote fiscali più alte: proposte sbandierate nei comizi prima delle elezioni politiche federali dello scorso anno, e poi sacrificate sull’altare della grosse Koalition con i democristiani (Cdu/Csu) della cancelliera Angela Merkel. E ora è il turno del Ttip...