Storia di Garabombo l’invisibile di Manuel Scorza (Feltrinelli) è un romanzo dello scrittore peruviano Manuel Scorza: narra di un eroe campesino che ha il dono dell’invisibilità. Una metafora di come il Potere considerasse i contadini, che alla fine diventa un’arma micidiale in loro possesso. La nostra letteratura ha avuto diversi cantori del riscatto contadino (uno su tutti: Rocco Scotellaro, di cui proprio quest’anno cade il sessantesimo anniversario della morte), ma in questa sede ricordiamo non un libro bensì un reportage del 1953: Il mercato degli schiavi di Corrado Alvaro. Della compravendita di forza lavoro nel sud Italia si è di recente occupata anche una giovane ricercatrice di storia orale, Elisabetta Landi, che ci ha scritto un libro con numerose testimonianze dirette: Il mercato dei valani a Benevento (Ediesse editore). Il fenomeno della tratta di forza lavoro è raccontato anche nel Viaggio in Italia di Guido Piovene. Un altro libro in cui si affronta il tema del lavoro schiavistico, da un punto di vista della cultura orale, è Il tamburo del diavolo di Giuseppe Colitti (Donzelli editore). Sugli africani di Castel Volturno ci sono da segnalare un bel film, Là Bas di Guido Lombardi, ispirato alla strage di San Gennaro del 2008. E un libro appena uscito per Einaudi: Castel Volturno – reportage sulla mafia africana di Sergio Nazzaro. Sull’immigrazione e sull’agricoltura in Campania e nel Mezzogiorno ha scritto – e dedicato molta parte delle sue attività di ricerca – il sociologo del lavoro Enrico Pugliese.