Cent’anni fa, nel 1919, l’architetto berlinese Walter Gropius fonda a Weimar lo Staatliches Bauhaus – una fusione delle due scuole di Arte (1860) e Arti Applicate (1907) del granducato di Sassonia. L’idea è di fornire una nuova impostazione allo studio di chi costruirà (Bauen) la «nuova architettura» (Bau-Haus, la casa del costruire), in cui si formerà il neuer Mensch, il cittadino dell’età moderna. La Scuola sollecita un ritorno a competenze empirico-artigianali mescolate a nuove tecniche, a una conoscenza artistica e a una preparazione che inglobi segnali diversificati, al passo coi tempi e libera dalla dittatura degli stili, in un mondo...