Se vi fu un secolo nel quale fiorirono gli eccentrici, questo cominciò intorno al 1810 coi primi scandali di Lord Byron e culminò al tempo delle pittoresche gazzarre surrealiste. In questo torno di anni sembrò che il celebre motto di Marziale si dovesse rovesciare in un Lasciva est nobis vita, pagina proba est: le amenità biografiche oltrepassarono largamente quelle romanzesche. Robert de Montesquiou, ad esempio, che inspirò a Proust la figura del barone Charlus, lasciò pagine d’un fasto convenzionale ma la sua vita, in compenso, somigliò a quella di un principe delle Mille e una notte. Nel suo appartamento in...