Nel pieno della quarantena, una bambina si è presentata a un ospedale pediatrico rinomato, accompagnata da un’assistente sociale e con la sua valigetta in mano, per farsi ricoverare. Aveva contratto il Covid-19, con sintomi fortunatamente lievi, sua madre era in terapia intensiva per lo stesso motivo e non aveva altri parenti. Il personale dell’ospedale l’ha accolta con molto affetto e addolorata tenerezza. Questa bambina che smarrita ma composta si è consegnata a un mondo di adulti sconosciuti, fidandosi della loro capacità e umanità, questa apertura di credito al futuro in un presente minaccioso e carico di incertezze, eppure non privo...