E dopo i Rolling Stones, anche i Kraftwerk a Roma. Mezzo secolo di storia della musica pop celebrata nel concerto dell’altra sera all’Auditorium. Da quasi tre anni in giro per il mondo, Kraftwerk 3D è romantico come i Winterreise di Schubert, esilarante come Dada e i coretti dei Beach Boys, spettacolo «totale» e per grandi masse come avrebbero voluto le avanguardie storiche e come stata la dance elettronica degli ultimi vent’anni che senza Kraftwerk non sarebbe neppure nata. In 3d: con gli occhialetti, come di fronte a un blockbuster domenicale. Così anche i «visual» che fanno parte da sempre integrante...