Nei primi anni settanta in Giappone sono stati un periodo tragico e allo stesso tempo importante per il cinema del Sol Levante, il definitivo crollo e la trasformazione di alcune delle più grandi case di produzione è accompagnato all’emergere dell’importanza della televisione come moderno focolare domestico. Parallelamente, dal punto di vista sociale, il periodo è caratterizzato dallo spegnersi della grande onda di rivolta che ha animato il decennio precedente. Una delle case di produzione che dichiara fallimento è la Daiei, compagnia che non solo aveva partorito nei primi anni cinquanta opere divenute veri e propri classici e finestre aperte sul...